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Il costo di una separazione o di un divorzio dipende da vari fattori. Prima di tutto se si raggiunge un accordo che consenta di procedere in maniera consensuale (per la separazione) o congiunta (per il divorzio) o se, al contrario, si debbano tutelare gli interessi del proprio assistito nell’ambito di una causa vera e propria che comporta tempi più lunghi e maggior lavoro per il legale. Non ultimo, può incidere anche il valore del patrimonio coniugale e la presenza o meno di figli.

La durata cambia a seconda che si tratti di una separazione consensuale (o divorzio congiunto) oppure no. Nel primo caso, tutto si conclude in un’unica udienza alla quale, peraltro, i coniugi che non intendono riconciliarsi possono non partecipare fisicamente, rinunciando alla comparizione personale. Nel secondo caso, invece, si deve procedere per  via giudiziale e non è possibile stabilire in anticipo tempi precisi di durata (sia per separazione che per divorzio).

La separazione e il divorzio sono due passaggi differenti per la crisi coniugale. Infatti, con la separazione il vincolo matrimoniale permane, così come l’obbligo di reciproco rispetto e di assistenza morale, oltre a quello di collaborazione se vi sono figli. Viene però meno l’obbligo di coabitazione. Con il divorzio, invece, anche il vincolo matrimoniale decade e ci si può sposare nuovamente con rito civile.

È possibile separarsi e divorziare anche davanti all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune con la presenza facoltativa dell’avvocato. Questa strada non è però percorribile in presenza di figli minori, di figli portatori di handicap e di figli maggiorenni che non siano ancora autosufficienti dal punto di vista economico.

Il patrocinio gratuito fa sì che l’operato dell’avvocato venga pagato dallo Stato, ma per potervi accedere occorre rispettare i limiti di reddito previsti per legge. In caso di separazione o divorzio i redditi dei coniugi non cumulano e questo è un vantaggio, perchè il reddito del singolo coniuge potrebbe non superare la soglia stabilita e permettergli di accedere al beneficio.

Tra una separazione o un divorzio con figli o senza figli lo scenario cambia radicalmente, perché sono diversi gli aspetti da trattare. Se vi sono figli occorre, per esempio, stabilire a chi andrà assegnata l’abitazione familiare, con chi coabiteranno i figli, quali saranno i tempi di permanenza presso ciascun genitore, il contributo per il mantenimento da parte del genitore non collocatario. ecc. Tutte questioni che non sussistono nel caso in cui la coppia non abbia figli o questi siano autosufficienti.